Siete Pronti per l’Energia Trinitaria di 2019 e le sue Implicazioni?
Siete pronti per l’energia Trinitaria di 2019 e le sue implicazioni? Rappresentato dal numero 3 (2 + 0 + 1 + 9 = 12 = 1 + 2 = 3) 2019 sarà un anno che offre, a chi vuole abbracciarlo, la possibilità di trovare un maggiore equilibrio all’interno della mente dualistica.
Questo è l’anno in cui potremmo sperimentare qualcosa di veramente grandioso, un salto in avanti, non un semplice passaggio dalla testa al cuore, ma qualcosa di più, la manifestazione di ciò che il cuore e la quarta dimensione rappresentano; unità—un risultato di “individuazione”, o meglio, l’inclusione e integrazione della mente inferiore (ego) con il Sé.
(Rappresentato da un cerchio con un punto nel mezzo ʘ, il Sé rappresenta il tutto che incorpora il punto nel centro, mentre l’ego è solo il piccolo punto contenuto nel tutto, ignaro della presenza del cerchio o il Sé che lo contiene).
Perciò, per coloro che sono disponibili alla sua energia, quest’anno del tre, dedicato all’individuazione potrebbe risultare importante per la manifestazione di ciò che, fino ad oggi, è stato interiorizzato, bloccato, negato, rimosso o nascosto agli altri per paura (auto sabotaggio).
Forse non siamo pienamente consapevoli, ma il potere del numero tre è ovunque, è la triplice natura del mondo manifestata come: cielo, terra, acqua; corpo, anima, spirito; nascita, vita, morte; inizio, metà, fine. Il numero tre può essere trovato espresso anche nelle seguenti:
- Trinità Cristiana: Padre, Figlio, Spirito Santo
- Metafisica buddista: alobha, adosa, amoha
- Sottile energia Yogi: ida, sushumna, pingala
- Sistema di Tridosha ayurvedico: vata, kapha, pitta
- Colori primari: blu, giallo, rosso
- Particelle atomiche: protoni, neutroni, elettroni
- Nelle forze: attrazione, repulsione, equilibrio
I Pitagorici consideravano il numero tre, il primo vero numero, quindi le sue radici derivano dal significato della molteplicità. È il primo numero che forma una figura geometrica ed è per questa ragione che il triangolo era considerato una manifestazione di armonia, saggezza e comprensione.
È un numero che rappresenta un avanzamento energetico nella coscienza umana perché indebolisce il potere radicale e duale della mente. Letteralmente, il tre significa “tutto” perché è un cerchio completo a se stesso; e pone l’accento sulla sfida che l’umanità deve affrontare oggi, diventare più consapevole di come l’equilibrio autentico, qualcosa che ci sfugge, si nasconde all’interno di tre cifre (paradossalmente un numero dispari).
Questa espansione di coscienza riassetta il concetto e l’illusione che la conquista dell’equilibrio e raggiunto solo con i numeri pari perché possono essere divisi in due. Iniziamo a riconoscere come la mente duale, che oscilla tra il passato e il futuro, esclude o piuttosto ignora il terzo elemento fondamentale che completa la supremazia della triade; il presente, qui, ora.
La somma numerologica del 2019 è il numero dodici (2 + 0 + 1 + 9 = 12) un numero che riflette la nostra sfera emotiva, la seconda dimensione della coscienza con le sue qualità di rinnovamento e rigenerazione. Qui l’uno (singolo) diventa due (coppia), e due diventa uno (concezione) con il risultato finale (nascita) che replica la triade; padre, madre e figlio—i tre cerchi o triangoli intrecciati che rappresentano l’unità indissolubile della trinità che in questo senso, comprende lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e la guarigione del terzo elemento della triade; il bambino interiore.
La somma di dodici è 1 + 2 = 3, un numero che rispecchia ancora una volta la sfera emotiva e il secondo corpo sottile (emotivo/astrale) che rimane collegato al corpo fisico per tre giorni dopo la morte. Esistono prove scientifiche che il cervello, anche quando tutti gli altri sistemi stanno fallendo, impiega tre giorni per registrare l’arresto completo.
L’implicazione di questo numero, quindi, è l’unità indissolubile della trinità piuttosto che la divisione paritaria per due (separazione) di cui siamo abituati, mentre ironicamente, cerchiamo un equilibrio.
Con questo sistema dualistico ormai obsoleto, siamo già creatori della nostra realtà tridimensionale, però creiamo solo separazioni! La nostra sfida è invertire la rotta per manifestare il benessere della triade, “radicando” l’energia del tre nel regno fisico per esprimere la nostra creatività personale.
Ed è proprio qui che s’incontra il ponte tanto atteso, la quarta dimensione, quella misteriosa realtà che sfugge alla nostra presa, che ci confonde con le nostre idee idealistiche di amore e speranza per una vita migliore che appare sfuggente, se non impossibile da raggiungere.
La quarta dimensione diventa percepibile quando risvegliamo ciò che in Hindu è chiamato “Ananda-Khanda”, la camera segreta del cuore o Chakra dell’ottavo raggio, conosciuto anche come il quarto e mezzo chakra, il cuore nel cuore, che significa “radice della beatitudine”.
Collegati all’espressione di sé, alla creatività, alla libertà e all’intelligenza legata alle nostre emozioni (intelligenza emotiva) che include e guarisce finalmente il bambino interiore, troviamo, ancora una volta, il numero tre, cioè la sacra fiamma del cuore, chiamata la tripla fiamma; la nostra connessione con la fonte.
Il colore di questo chakra è rosa dorato o turchese (nel sistema Aura-Soma). Le qualità che fluiscono nel raggio sono: la comunicazione del cuore, la beatitudine, la consapevolezza illuminata del discernimento laser e della respirazione cosciente.
Il turchese caratterizza l’era del Microchip, è anche il colore che rappresenta l’Era dell’Acquario e il leggendario continente sommerso di Atlantide con la sua tecnologia perduta e riscoperta. Grazie all’apertura del centro di Ananda Khanda siamo in grado di esprimere i nostri talenti individuali anche legati all’espressione di se stessi attraverso le nuove tecnologie, espresse con i criteri che consentono una comunicazione (connessione) nel mondo che connette tutti all’istante (il non tempo).
Forse la qualità più importante che il turchese (Ananda Khanda) porta è la fratellanza universale, quella che lottiamo per esprimere, perché siamo ancora legati alla paura e al giudizio moralistico che risiede nella terzo dimensione della coscienza, ciò che John Lennon menzionò nella sua canzone storica “Imagine” (tradotto sotto).
Ricapitolando, 2019 è dedicata al tre, e alla nostra comprensione che questo numero dispari, non divisibile per due, è un paradosso che, di fatto, rappresenta l’equilibrio autentico, un cerchio completo a se stesso che riflette anche la nostra capacità di essere genitori di noi stessi (self-parenting) guarendo finalmente il bambino/a interiore ferito e isolato. Riportando il bambino/a nell’amorevole abbraccio della coppia sacra (le nostre energie opposte), la Triade, ancora una volta è completata, facendo nascere in noi l’individuazione.
Buon 2019 a tutti.
Caroline Mary Moore
Immaginate di John Lennon (1971)
Immaginate che non ci sia alcun paradiso
Se ci provate è facile
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi solo il cielo
Immaginate tutta le gente
Che vive solo per l’oggi
Immaginate che non ci siano patrie
Non è difficile farlo
Nulla per cui uccidere o morire
Ed anche alcuna religione
Immaginate tutta la gente
Che vive la vita in pace
Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità
Immaginate che non ci siano proprietà
Mi domando se si possa
Nessuna necessità di cupidigia o brama
Una fratellanza di uomini
Immaginate tutta le gente
Condividere tutto il mondo
Si potrebbe dire che io sia un sognatore
Ma io non sono l’unico
Spero che un giorno vi unirete a noi
Ed il mondo sarà come un’unica entità.